Campi Flegrei, ipotesi abbattimenti di edifici per costruire vie di fuga: la risposta del ministro
Le parole di Nello Musumeci a Radio 24
lI ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24 ha nuovamente parlato della situazione nei Campi Flegrei, in questi giorni al centro del dibattito per l’intensificarsi dell’attività bradisismica.
L’invito del ministro è innanzitutto ad informarsi e a non farsi prendere dal panico. “Le vie di fuga vanno concepite in una pianificazione urbanistica, quindi se si pianificano e prevedono tre arterie intersecate tra di loro, è chiaro che lì non le faccio costruire. Prevedere le vie di evacuazione in un contesto già occupato da densità, da case, diventa molto più difficile. Sono convinto che uno dei metodi più efficaci in una condizione così complessa come questa, sia rendere edotta la popolazione. Far sapere al cittadino il potenziale pericolo del territorio sul quale vive, ed essere pronto a comportamenti improntati a prudenza nel caso della necessità. Farsi prendere dal panico mi pare il metodo meno adatto a poter affrontare una situazione che non si arresterà tra una settimana o tra un mese, perché dura da secoli e temo continuerà ad andare avanti”.
Una delle ipotesi è abbattere edifici per fare spazio a vie di fuga. “In una ripianificazione urbanistica tutto è possibile e tutto è prevedibile – ha spiegato Musumeci – In questo momento mi sembra imprudente avanzare ipotesi che potrebbero anche suscitare ulteriori preoccupazioni. La prudenza in questi casi almeno per chi governa è essenziale. Questo è un compito che affronteremo con una pianificazione di area medio vasta, parliamo di decine di chilometri, potremo affrontarla e la affronteremo assieme alla Regione, assieme alla Città Metropolitana di Napoli ed ai Comuni interessati. È chiaro che un piano di evacuazione deve mettere la popolazione nelle condizioni di poter raggiungere in un tempo X, il luogo Y. Per poterlo fare servono le arterie necessarie, su questo lavoreremo con i tecnici già a partire dalla pubblicazione del decreto legge che conto di poter portare in Consiglio dei ministri nelle prossime ore, perché il nostro dipartimento ha fatto un bel lavoro con una celerità inedita”.
Infine Musumeci ha parlato di esercitazioni e enti locali. “L’esercitazione della protezione civile sono di competenza dei comuni che devono poi adottare e applicare i piani comunali di protezione civile, con il sostegno della ragione che ha una competenza concorrente con lo stato. Sono iniziative che vanno adottate in sede locale, ma è chiaro che il piano di evacuazione vedrà l’impegno anche dei tecnici di dipartimento nazionale, perché non possiamo e non vogliamo lasciare soli gli enti locali, ma le competenze nel codice sono ben disposte e suddivise. Ognuno sa cosa deve fare”.
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