Desertificazione commerciale, Casillo (ConfCommercio): «Il centro storico torni ad essere agorà»
Crotone – «La Calabria – si legge in una nota di Confcommercio -, come tutto il resto del Paese, da qualche anno a questa parte si trova a fare i conti con un fenomeno allarmante che sta distruggendo l’economia dei territori: la desertificazione commerciale. I dati rilasciati dall’Ufficio Studi Confcommercio su dati Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne per il periodo 2012-2023, hanno messo in luce, in tutti e cinque i capoluogo di provincia Calabresi, un declino significativo delle attività commerciali nei centri storici con segni di cedimento anche nei centri urbani in generale». Crotone mostra una leggera diminuzione di 9 imprese e raffrontando i dati del 2022 con quelli del 2023 ne ha perse 14. «Si tratta di una nota spiacevole – ha spiegato Antonio Casillo, presidente di Confcommercio Crotone -, abbiamo lavorato tanto affinché il centro storico si ripopolasse anche attraverso la vita pulsante della comunità crotonese. Purtroppo le ultime normative redatte dall’amministrazione comunale hanno fatto sì che i residente fossero giustamente tutelati senza però trovare la giusta interlocuzione con le attività che hanno preferito trasferirsi altrove».
isognerebbe insomma stilare un programma serio, concreto e fattibile per vivacizzare il cuore della città anche attraverso le attività economiche. Secondo Casillo bisognerebbe «creare un tavolo di concertazione tra il pubblico e il privato, è necessario parlarsi e agire di conseguenza alla crisi che attanaglia le imprese cercando di trovare sempre un punto comune con i residente per rendere il centro storico un luogo di ritrovo per tutti quelli che vogliono viverlo. Chiediamo che venga data l’opportunità di rivitalizzare attraverso le piccole imprese, i piccoli artigiani, Crotone per trasformarlo in vero luogo di comunità che torni ad essere l’agorà della città». Ma oltre a questo è sempre in itere il progetto del Centro commerciale naturale che ha l’obiettivo di creare, sul modello di altre realtà italiane, un aggregazione di esercizi commerciali che operano integrandosi tra loro in ambito urbano. Un’idea più che realizzabile nella nostra città che ben si presta a questa nuova visione del commercio e anche della vita cittadina.
Fonte: crotoneok