ΣΥΝΕΝΤΕΥΞΕΙΣ

Intervista a professoressa di Filosofia, sostenitore della civilizzazione greca, sig.ra C.L. De Caro

INTERVISTA A CATERINA Luisa  DE CARO

 

La professora sig.ra Caterina Luisa  De Caro  parla su mgrecianews

 

M.G.N.: Sig.ra De Caro ci   parli della sua professione.

L.D.C..: Sono  professoressa di Filosofia, insegno nel Liceo Statale di Ladispoli, vicino Roma  e ho anche insegnato per qualche anno nell’UPTER;  Filosofia esoterica e contro-Storia dell’Unità d’Italia. Come potete facilmente capire il mio lavoro mi porta spesso a parlare della Grecia e delle sue influenze nella mia Patria e in tutto il bacino del Mediterraneo dove era collocata la Magna Grecia; inoltre sono siciliana e il mio sangue, la mia cultura sono il patrimonio di tutte quelle culture  che hanno dominato la mia regione.

La copertina del libro Fonte: https://www.ibs.it/ara-romanzo-della-gurfa-libro-caterina-luisa-de-caro/e/9791255045618

 

M.G.N.: Di che si tratta il suo libro?

C L.D.C.: Mi sono spesso occupata di giardini sapienziali e da queste esperienze ho scritto molti libri. Il mio ultimo lIbro si intitola : Ara. Il romanzo della Gurfa. Edito da Aurora Boreale. E’ un libro sulla nascita del Mito di Demetra e dei Culti Eleusini, soprattutto alla luce delle scoperte archeologiche di Marija Gimbutas, un’archeologa e linguista  Lituana naturalizzata  negli Stati Uniti.  Questa archeologa ha tracciato nei suoi libri un resoconto documentato dei siti del Mediterraneo prima dei Greci, dove veniva praticati il rituali della Dea Madre, che in seguito anche I Greci praticheranno sotto altre forme . La  novità  apportata da questa studiosa ha contribuito a segnare il percorso delle migrazioni che dall’Asia e dal MedioOriente hanno portato I popoli verso il Mediterraneo.

Il mio libro tratta delle migrazioni dei Sicani in Sicilia mille anni prima dell’avvento  della colonizzazione greca del Mediterraneo e della nascita delle Città Stato Greche  in tutto il sud Italia. La sua importanza consiste nel mettere in risalto come questi popoli, Sicani, poi Siculi e Greci hanno convissuto negli stessi territori e praticato gli stessi culti

 

M.G.N.:  Perchè ritiene importante trattare della nascita del Mito di Demetra?

C.L.D.C..: Viviamo un’epoca nella quale I punti di riferimento sapienziali che erano collegati al Sacro si stanno perdendo. Gli individui europei non si riconoscono nelle tradizioni che per secoli hanno segnato I loro costume. Quello del ritorno alla nascita del Mito più importante della Tradizione sapienziale vuol cogliere il nesso del bisogno del Sacro e dei rituali che  cementano e fortificano un popolo-

 

 

M.G.N.:  Quanto è importante oggi la riscoperta del Mito?

 

C.LD.C.: Oggi più che mai. Tutta la psicologia moderna, a cominciare da Freud ha avuto bisogno di tornare alla tradizione greca per chiarire il concetto di trauma e di nevrosi, dopo di lui Jung e gli altri sono seguiti. Oggi, nel 2024 ci rendiamo conto che aver perso la funzione del Mito come rito sapienziale ha tolto all’umano la sua umanità facendolo rimanere solo un essere legato al mondo industrializzato. Tra l’altro nella Repubblica  Platone , ha  evidenziato sia I problemi che sorgono dalla tecnologia sia quelli legati alla perdita della Tradizione, per cui l’individuo, soprattutto se giovane, finisce per perdersi, degenerando nella debolezza e nella pochezza di spirito .

 

 

M.G.N.: Che significa per lei la Magna Graecia ed il Bisanzio?

C.L.D.C.: Tutto. E’ la cultura di cui mi nutro per svolgere il mio lavoro. Pitagora per primo poi Democrito e tutto il circolo di Pericle  ha strutturato il nostro modo di fare scienza. La concezione cosmologica e la conoscenza geometrico-matematica  appresa grazie a loro ci ha portato vedere il mondo per quello che è.

Bisanzio è stato un impero che ha conservato lo spirito romano integro fino all’arrivo dei Turchi . Le ricordo che il Rinascimento italiano non poteva eserci senza I libri salvati e portati da Bisanzio a cui hanno lavorato a Firenze: Ficino e Pico della Mirandola, riscoprendo tutta la tradizione sapienziale  greca a cominciare da Platone; infatti a Firenze, grazie a questo, nacque l’Accademia Fiorentina.

 

 

M.G.N.: Avete un messaggio a rivolgere ai nostri lettori da Grecia?

C.LD.C.:  I nostril popoli nascono da radici forti, da una lingua e da una Storia comune.   Hanno portato con la sapienza e la cultura non solo gli uomini a vivere meglio, ma a nutrirsi di bellezza. Questo sentimento , diceva Platone, ci dà la chiave per poter apprendere gogliendo in ogni cosa il suo bene. Mi auguro che abbiano la fortuna di difendere e approfondire quello che I nostri padri hanno tramandato; Una faccia -Una razza. Insegnandoci che siamo lo stesso popolo.

Grazie

 

*Si ringrazia sig.ra De Caro per quella intervista

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