Sanità, l’allarme di De Luca: “Senza medici, a rischio chiusura pronto soccorso Cardarelli e Ospedale del Mare”
Il presidente della Regione Campania è intervenuto al giuramento dei nuovi medici laureati: “Nei pronto soccorso oggi non siamo in condizione di fare turni normali. Accade oggi nei luoghi territoriali, ma presto anche negli ospedali grandi”
“Oggi nei pronto soccorso non siamo in condizione di fare turni normali perché mancano i medici. Accade oggi nei luoghi territoriali, ma presto anche in ospedali grandi come Cardarelli, Ospedale del Mare, e all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno”. E’ questo l’allarme lanciato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenendo al giuramento di Ippocrate dei nuovi medici laureati che si è tenuto a Napoli presso Città della Scienza.
“In alcune realtà, non in Campania per ora, i dirigenti devono fare ricorso ai contrattisti esterni, che guadagnano il triplo senza contratto e non sanno fare niente. Ma fanno così perché in Italia non si fanno i conti, rischiamo di chiudere i pronto soccorso di Cardarelli e Ospedale del Mare perché nel 2025 non c’è la possibilità di fare nuove assunzioni. Il problema nei pronto soccorso diventerà drammatico”, le parole del governatore campano.
Manfredi: “Nelle periferie di Napoli mancano i medici di base”
Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha sollevato la problematica della carenza di medici di base in alcune zone del capoluogo campano: “La medicina del territorio è fondamentale per il benessere della comunità ed è determinante per garantire l’accesso alle cure. Oggi nei quartieri periferici di Napoli la maggior parte delle posizioni sono scoperte e abbiamo decine di migliaia di cittadini che non hanno il medico. Questo è inaccettabile perché chi sceglie questa professione deve farlo seguendo il principio della generosità. Bisogna scegliere pensando a quello che è più giusto per le comunità a cui apparteniamo”.
Anche il primo cittadino partenopeo si è soffermato sul tema della carenza di medici anche nel settore dell’emergenza: “I giovani non scelgono la medicina d’urgenza, la rianimazione, perché oggi le condizioni di lavoro nei pronto soccorso e nelle sale operatorie non sono soddisfacenti né dal punto di vista della sicurezza né di orari. Questo è un enorme problema che va affrontato con coraggio, perché i dati degli ultimi tre anni sono ancora peggiori, e il numero di giovani che scelgono questi ambiti sanitari è sempre più basso. Non possiamo più aspettare, servono più risorse e più organizzazione”, le parole di Manfredi riportate dall’Ansa.
Fonte: napolitoday.it