ΕΛΛΗΝΙΣΜΟΣ

Kos (Grecia) e Calabria. In onore dei defunti Anastasios Karanastasis e Michalis Charalambides

Da Teofanis Malkidis

 

Kos e Calabria. In onore dei defunti Anastasios Karanastasis e Michalis Charalambides

 

Sebbene Kos e la Calabria siano (apparentemente) geograficamente distanti, uno sguardo più attento e analitico rivela un’interessante interazione tra storia, cultura e geografia. Entrambe le regioni, Kos come isola nel Mar Egeo in Grecia, e la Calabria come “naso” della penisola italiana, portano fortemente i segni, i monumenti, i “segni” della grande e intramontabile tradizione culturale greca.

Questo patrimonio storico e culturale comune, dalla lingua alla musica, unito alla loro posizione costiera, al loro carattere marittimo e all’importante ruolo che hanno svolto nel commercio e nel trasporto marittimo, crea un asse di collegamento che deve essere creato, costruito (di nuovo). L’asse, la guida, la bussola sono le dimensioni storiche, culturali e geografiche che uniscono Kos alla Calabria, evidenziandone le radici comuni e la loro importanza senza tempo nell’Egeo e nel Mediterraneo.

Il riavvicinamento di Kos alla Calabria è un omaggio di onore e memoria, da un lato, ad Anastasios Karanastasis, che come figlio eletto di Kos ha legato la sua vita di ricerca alla Calabria e alla lingua dei suoi greci, e dall’altro, a Michalis Charalambides, che, con il suo lavoro e la sua proposta di costruire relazioni di cooperazione e gemellaggio tra Kos e la Calabria, ha portato al riavvicinamento di questi due luoghi greci e al loro riposizionamento come costanti culturali e storiche nel mondo.

La (ri)connessione tra Kos e la Calabria costituisce una svolta nella questione dell’unificazione e della ripresa dei legami storici, culturali e geografici tra le regioni dell’ellenismo. Si tratta del ripristino dell’unità culturale e del rafforzamento delle relazioni tra comunità greche che, pur se geograficamente e apparentemente distanti, hanno sviluppato identità, espressioni culturali e percorsi linguistici comuni, nonostante le diverse condizioni storiche e politiche.

La riunificazione di Kos e della Calabria è un atto che contribuisce al salvataggio e alla rinascita dei modelli culturali, delle personalità, delle espressioni linguistiche, della musica e della gastronomia che uniscono queste regioni, rafforzando l’identità collettiva greca.

Il legame tra Kos e la Calabria crea collaborazioni e accordi e ripristina esperienze storiche comuni, valori culturali e principi greci universali, con l’obiettivo di preservare la memoria storica e il patrimonio nazionale.

Kos e Calabria hanno i volti di Anastasios Karanastasis e Michalis Charalambides. Due greci con un lavoro poliedrico, ognuno nel proprio campo, di cui Dimitris Geroukalis ha scritto, già dai primi passi dell’implementazione dell’idea del gemellaggio tra Kos e la Calabria:

“Il 2 e il 3 settembre 2017 è stato assegnato il premio letterario internazionale “GERHARD ROHLFS, FRANCOMOSINO, ANASTASIOS KARANASTASIS” alle opere premiate. 

 

Il premio è istituito da a) l’Associazione Culturale “APODIAFAZZI”, b) la Biblioteca “F. MOSINO-FILLE-LENO” BOVA, c) il Centro Studi “BRUNO CASILE”, d) il MUSEO DELLA LINGUA GRECO-CALABREA “GERHARD ROHLFS”, BOVA e rende omaggio agli scienziati che hanno dedicato anni della loro vita allo studio della cultura e della lingua della Calabria grecofona.

Kos Anastasios Karanastasis ha svolto un ruolo importante e ha dato un grande contributo. Per questo motivo, il suo nome è stato incluso tra i premiati del premio recentemente istituito. Michalis Charalambides si impegna a mettere in luce la regione della Calabria come una regione in cui la cultura greca è preservata. La sua personalità è ben nota, ma vorrei sottolineare che è sempre presente ovunque ci sia l’ellenismo ecumenico. Michalis Charalambides ama il simbolismo perché è al servizio della politica. Ed è noto che solo il simbolismo sensibilizza le possibilità del mondo in un’altra dimensione qualitativa, oltre quella della vita quotidiana.

La Calabria, in Italia, appartiene all’area storica del Mediterraneo, una regione di interazione tra culture di origine comune. È considerata anche una regione “importante” perché riunisce molteplici civiltà, non come un evento isolato ma come un processo storico. Qui sono raffigurate le “Iconografie della Geografia Politica”, cioè l’insieme dei simboli del popolo e della sua unità con il luogo. L’iconografia è ciò che definisce l’atteggiamento e lo stile di vita nei confronti della natura, della società e del mondo. Dopotutto, il futuro sarà definito dalla politica delle civiltà. E la Grecia?

La Grecia è una grandezza storica e si ritirerà o risponderà agli obblighi delle esigenze storiche del futuro. Ritorno all’inclusione onoraria di Anastasios Karanastasis nel premio stabilito e al ruolo di Michalis Charalambides, un capitolo importante della politica. Kos sta pianificando una serie di mosse nella direzione di “accoppiamento” con BOVA e la promozione della cultura greca.” (Geroukalis D. “Kos, Calabria, Michalis Charalampidis” 22/9/2017. https://aegeanews.gr/news/fimes/113258/dimitris-geroukalis-k%E1%BF%B6s-kalavria-michalis-charalampidis/)

Infine, Michalis Charalambides ha posto sull’asse Kos-Calabria l’asse della grecità, della lingua, della cultura, dell’umanesimo e della persona di Anastasios Karanastasis. E ha proposto agli organi istituzionali di Kos il piano “Kos-Dodecaneso-Calabria-Anastasios Karanastasis”, un piano per il quale “la storia, il passato ma anche il futuro, scriveranno di questa grande, multidimensionale e significativa azione”.

 

E. C. Nell’ambito della Giornata mondiale della lingua greca, la società civica “Ippokrates” ha organizzato a Kos un evento per sottolineare il rapporto tra Kos e la Calabria, in onore di Anastasios Karanastasi e Michalis Charalas.

 

 

Fonte: thesmisi.wordpress.com

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