CALABRIA

Tradotto il lessico Karanastasis, la memoria dell’idioma italogreco finalmente accessibile

L’identità linguistica di un popolo passa attraverso le parole, le radici, la memoria. E se questa memoria rischia di svanire, allora la sua tutela diventa un dovere culturale. Dopo decenni di studi, il Lessico Storico Etimologico degli Idiomi Italogreci di Anastasios Karanastasis, la più importante opera mai realizzata sul greco-calabro e sul greco-salentino, approda finalmente in italiano. Il merito è del professor Pasquale Casile, che ha tradotto l’intero corpus relativo al greco di Calabria, restituendo così un patrimonio prezioso a studiosi e appassionati.

La traduzione, articolata in più volumi, rappresenta un passo cruciale per la valorizzazione di un idioma millenario, oggi confinato alla cosiddetta isola ellenofona, ovvero l’area grecanica della provincia di Reggio Calabria. Qui, in piccoli centri come Gallicianò, Bova, Roghudi e Condofuri, il greco-calabro sopravvive, parlato ormai da una ristretta comunità di anziani, mentre le nuove generazioni lo apprendono quasi esclusivamente grazie agli sforzi accademici e culturali.

«Il Lessico Karanastasis è l’opera più importante che possediamo sul greco di Calabria e il greco di Puglia. Io ho tradotto tutti i lemmi relativi al greco di Calabria, offrendo un’interpretazione linguistica dall’interno, da chi appartiene a questa cultura. Quest’opera doveva essere tradotta, ma tradotta da un greco di Calabria» spiega il professor Pasquale Casile, sottolineando il valore di un lavoro che non è solo tecnico, ma anche identitario.

Il lessico non è un semplice dizionario: la sua peculiarità sta nella grafia etimologica e fonetica, con caratteri greci, che permette a chiunque di leggere e comprendere il testo con facilità. «È uno scrigno della memoria lessicale, l’unico dizionario greco-calabro che include esempi d’uso quotidiano. Questo significa che chiunque voglia approfondire la lingua non troverà solo parole, ma il loro utilizzo nella vita reale, un elemento fondamentale per mantenere viva un’eredità culturale».

Il Lessico Karanastasis è stato pubblicato dall’Accademia di Atene, il massimo organo scientifico della Grecia per lo studio della lingua, un riferimento equivalente all’Accademia della Crusca in Italia. Ed è proprio in occasione della Giornata Mondiale della Lingua Greca che Casile rilancia un tema cruciale: il riconoscimento istituzionale della cultura italogreca. «Noi vogliamo che la nostra lingua venga rispettata e insegnata, soprattutto nei licei classici, con un indirizzo curricolare specifico. Come esistono percorsi dedicati a Oxford o alle discipline giuridico-economiche, il greco di Calabria deve trovare spazio nella scuola, formando nuove professionalità. La scuola dell’autonomia – prosegue Casile – deve dare risposte concrete ai greci di Calabria, che le attendono da almeno cinquant’anni».

L’ultimo capitolo della storia del grecanico, o greco calabro, non è ancora scritto. Se da un lato la comunità linguistica si restringe, dall’altro cresce l’interesse accademico e culturale, con iniziative mirate alla salvaguardia e alla diffusione di questa lingua antica. La pubblicazione del Lessico Karanastasis in italiano rappresenta un passo decisivo in questa direzione, offrendo uno strumento essenziale per chiunque voglia comprendere e tramandare le radici di un popolo che, attraverso la sua lingua, continua a esiste.

 

 

Fonte: ilreggino.it

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