Si legge dal post di @/f.colafemmina:
Salvare i Classici non significa semplicemente preservare la cultura classica dai continui revisionismi o dalle riletture ideologiche, ma riconnettere lo studio e la lettura degli antichi al loro mondo valoriale, alla dimensione spirituale del mondo greco-romano.
Come possiamo leggere Platone e Seneca, Pindaro e Orazio, Isocrate e Cicerone, senza immergerci nel mondo dei valori immateriali del bello, del giusto, del nobile, in una parola nel mondo della virtus o dell’αρετή in grado di trasformare gli uomini in καλοί καγαθοί?
Salvare i Classici coincide con la salvezza della nostra umanità e dell’eterno patrimonio spirituale del mondo antico la cui eco continua a risuonare nelle nostre anime.
Ne parleremo venerdì 7 marzo alle 18.00 presso la Fondazione Tatarella assieme agli amici Annalisa Tatarella e Manlio Triggiani. Vi aspetto!