Museo di Reggio sempre più “coinvolgente”: arriva la realtà aumentata con l’applicazione Farm
La Formazione Augmented Reality e Musei, sviluppata come piattaforma pilota dall’agenzia di comunicazione reggina Living Camera S.r.l. e promossa dal ministero della Cultura, è stata presentata questa mattina sulla terrazza di palazzo Piacentini
Sul totem i Bronzi parlano mentre il Mosaico con scene di lotta e il Cavaliere di Marafioti prendono vita. Si arricchisce di alcune ricostruzioni 3D e approfondimenti storici e narrazioni visive, attraverso un’interfaccia intuitiva e accessibile, l’esperienza di chi visita il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria grazie all’applicazione gratuita da oggi disponibile che consentirà la fruizione di alcuni reperti in realtà aumentata.
Il progetto “Farm- Formazione Augmented Reality e Musei” è stato realizzato dall’agenzia di comunicazione reggina Living Camera S. r. l. e promosso dal ministero della Cultura nell’ambito della misura di Transizione Digitale degli Organismi Culturali e Creativi e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. La nuova applicazione, sviluppata al momento come piattaforma pilota, è stata presentata questa mattina sulla terrazza di palazzo Piacentini. I nuovi contenuti digitali interattivi, arricchiranno la percezione sensoriale, coniugando la tecnologia con la valorizzazione del patrimonio culturale, fungeranno da innovativa modalità di fruizione dei tesori esposti e anche da attrattiva per le giovani generazioni, ormai avvezze all’approccio digitale.
«Siamo proiettati verso l’era digitale e multimediale. La realtà aumentata – sottolinea Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria – nel nostro museo mancava e oggi finalmente arriva, grazie al progetto di una società di Reggio Calabria. Ci piace, infatti, sottolineare il valore delle competenze locali che si sono anche avvalse di altre collaborazioni sempre del nostro territorio. Questa applicazione ci pone, finalmente, in linea con gli altri musei nazionali e internazionali e costituisce un importante incentivo per i visitatori più giovani che utilizzano lo smartphone. Questa applicazione li avvicinerà al nostro museo rendendo più fruibili i reperti esposti. La digitalizzazione delle nostre collezioni in deposito e dell’archivio fotografico sono altre progettualità finalizzare, con i fondi del Pnrr, ad assicurare la piena fruibilità. E infatti, sempre entro la metà del prossimo anno, il nostro museo sarà anche massimamente accessibile dal punto di vista fisico oltre che sensoriale», sottolinea ancora Fabrizio Sudano, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria.
L’iniziativa ha coinvolto anche dieci giovani talentuosi del territorio calabrese.
«È stata per noi una grande opportunità di crescita mettere tutte le nostre competenze teoriche a sistema per contribuire a creare nuovi contenuti digitali in realtà aumentata. Questa app pilota permetterà di fruire del nostro importantissimo patrimonio culturale in maniera veramente inedita, coinvolgendo sempre di più il pubblico e i giovani e spiegando anche in modo nuovo la storia degli straordinari reperti custoditi nel museo», commenta l’archeologa Alessia Furia.
«Esploriamo le possibilità offerte dalla realtà aumentata per rendere ancora più accattivante il percorso museale ai nativi digitali, anche con delle esperienze di gioco e una caccia al tesoro nelle opere. Miglioriamo in questo modo l’accessibilità al patrimonio archeologico anche a chi ha delle difficoltà difficoltà uditive o posturali. Si tratta di una piattaforma pilota destinata ad annoverare sempre più reperti rispetto a quelli iniziali contemplati nel percorso oggi attivato. Il patrimonio archeologico culturale deve essere accessibile a tutti e per essere tale deve essere fruibile per tutti. Questa nuova applicazione, molto semplice e intuitiva, con un paio di click apre nuovi orizzonti e alimenta nuove possibilità di conoscenza delle opere esposte nel nostro museo», evidenzia Antonio Morabito, amministratore dell’azienda Living Camera con sede a Reggio Calabria.
Fonte: ilreggino.it