L’accademico greco Alessio Panagopoulos fa un appello all’unità della Grecia e della Magna Grecia.
TEMA: DOVERE & IDEALI.
SALUTI AI NOSTRI FRATELLI – AI GRECI DELLA MAGNA GRECIA.
Scrive: Accademico Greco Prof. DDDr. Habil. Alessio Panagopoulos*
Cari Fratelli della Magna Grecia, delle Due Sicilie, con emozione ho constatato che, in questi anni e costantemente, state lottando per ritrovare la vostra identità storica Greca antica.
È un’identità di migliaia di anni ed è greca antica. Identità che per molti anni l’ufficiale Stato italiano, dopo la conquista del 1861, tentò in vano di annullarla. Ma nessuna bugia dura per sempre. Nessuna falsa narrazione non può durare per molti anni.
Voi, deciderete se è giunto il momento per l’Autodeterminazione e Autogoverno, l’Indipendenza e la Unione con la Madre Patria Grecia.
Noi dalla madre Grecia, e per quanto possiamo, vi aiuteremo nella vostra lotta.
I neogreci dovrebbero essere orgogliosi della storia e della vostra identità.
In verità, avete prodotto grandi personaggi dello spirito, della scienza, e dell’arte che hanno illuminato tutto il mondo Europeo, creatori del miracolo unico della cultura classica.
Archimede, Pitagora, Nosside, Saffo, Gorgia, Empedocle, Platone, Filolao, Teocrito, Stesicoro, Eschilo, Ippaso, Archita, Erodoto, Senofane, Alcmeone, Parmenide, Zenone, Zeusi, Arhestrato, Aristoxeno, Zaleuco, Democide e tanti altri, non è a caso che siano nati o abbiano agito nei terreni sacri che oggi voi vivete.
E’ vostro anche il famoso eroe di Salamina, Faillo, che ha presidiato le navi da Croton, per aiutare effettivamente nella battaglia di Salamina, contro i conquistatori Persiani e loro alleati Cartaginesi.
Il vostro nome storico “Magna Grecia” non è stato stabilito a caso ma, tale nome, è stato assegnato perché possedevate le città greche più affollate. Avevate (9) città con una popolazione greca di oltre 80.000 abitanti, e allo stesso tempo in Grecia c’erano solo tre città cosi grandi, come Siracusa che, oltre ad essere popolosa, era una delle più belle città del mondo greco, al punto che, per 6 anni, divenne la capitale dell’Impero Bizantino mentre in quel periodo Atene e Sparta erano ormai l’ombra di se stesse.
Gli antichi templi costruiti da voi erano molto più grandi di quelli esistenti nell’antica Grecia.
In effetti avevate: Undici antichi templi dorici, con più di sei colonne sulla loro facciata. Nello stesso periodo nell’antica Grecia, c’era un solo tempio dorico ovvero il Partenone di Atene che aveva più di sei colonne sulla sua facciata.
Le vostre città della Magna Grecia hanno avuto innumerevoli primati negli antichi Giochi Olimpici.
Le vostre offerte votive e tesori adornavano tutti i santuari panellenici dell’antica Grecia. Qualunque cosa dica o descriva, non potrà mai trasmettere perfettamente la grandezza delle vostre città storiche e dei vostri sacri antenati greci.
Successivamente, con l’avvento del Cristianesimo, insieme al resto degli antichi Greci, siete stati tra i primi, sì tra i primi che hanno creduto nell’insegnamento di Cristo. Ciò è testimoniato dai templi paleocristiani e i reperti archeologici. Dopo i belli templi bizantini, con la loro arte speciale così come i vostri monasteri.
Già allora, Voi avete innalzato i grandi personaggi dello spirito, in questo periodo bizantino. Diversi santi dell’Ortodossia hanno agito o hanno fatto miracoli dalle vostre parti.
Quali: Santa Lucia da Siracusa, Sant’Agata da Catania, San Nicola di Bari dall’Asia Minore, Sant’Atanasio Vescovo di Methoni da Messina, Sant’Andrea da Messina, i Santi Gregorio, Teodoro e Leone di Sicilia, San Leone di Calabria, San Luca da Taormina, San Nikita, San Nicola dalla Sicilia o dalla Calabria, San Niceforo Hexakionitis, San Nikon di Napoli, San Paolo di Sicilia Vescovo di Corinto, San Pietro di Sicilia Vescovo di Argo, San Pietro da Siracusa, San Simeone da Siracusa, i Santi Filadelfo e Alfio. Molti sono venuti dalla Magna Grecia alla madre Grecia e sono stati santificati con la loro vita esemplare.
Fratelli della Magna Grecia, avete dato le vostre luci spirituali e culturali in Europa e in tutto l’Occidente e così, sono progrediti, quando purtroppo in Grecia abbiamo avuto l’occupazione turca. Questa cultura e conoscenza che avete dato all’Europa, dovrebbe un giorno essere riconosciuta.
L’Europa deve un giorno riconoscere il vostro valore e il vostro contributo, nella scienza e nella cultura.
Infatti, in tempi recenti, il noto Regno delle Due Sicilie, fu uno degli stati più avanzati d’Europa, con innumerevoli primati, quali:
-Prima Cattedra d’Economia nel mondo
-Terzo Paese al mondo per sviluppo industriale nel 1856
– Primo Codice Marittimo al mondo
-Primo Atlante Marittimo nel mondo
-Primo Museo Mineralogico del mondo
-Napoli la terza città europea dopo Parigi e Londra con illuminazione a gas, 1856
-Il primo sismografo elettrico al mondo realizzato da Luigi Palmieri
-La prima nave da crociera in Europa “Francesco I”
-Primo piroscafo del Mediterraneo “Ferdinando I”
-Prima ferroviasulla penisola italica, la rotta Napoli-Portici, 1860
-Una delle prime Accademie di Architettura in Europa nel 1762
-La percentuale più alta di medici, per numero di abitanti della penisola italica.
-1860 Napoli fu la prima città della penisola italica per numero di teatri, pubblicazioni, giornali, tipografie, numero di conservatori di musica, nella cultura e nell’arte guidando dal spirito greco.
-Nel 1783 a Palermo il primo cimitero d’Europa per tutte le classi sociali
-Nel 1813 il Primo Ospedale Psichiatrico della penisola italica (Real Morotrofio di Aversa)
– Nel 1832 il Primo ponte sospeso d’Europa, in ferro, sul fiume Garigliano.
– Dal 1860 c’era il minore carico tributario erariale in Europa e divenne il Primo Stato della Penisola Italica rispetto alla quantità di lire d’oro, nei banchi statali (443 milioni, contro 225 milioni di tutti gli altri stati della penisola italica).
Tutte queste meraviglie per la scienza e il progresso, andarono avanti fino al tragico 1861 perdendo la vostra precedente libertà creativa.
Sfortunatamente, avete ricevuto e, tutt’ora ricevete, i vari attacchi dei popoli del nord Italia. Ciò Inizialmente, avvenne militarmente con diverse battaglie che costarono centinaia di migliaia di vite. Successivamente l’attacco fu economico, finalizzato principalmente all’impoverimento del Mezzogiorno. Con lo stesso modo oggi e la nuova Grecia, ha ricevuto l’attacco finanziariario dai popoli dell’Europa occidentale, che stanno cercando di essere un protettorato impotente.
In questo doppio attacco che riceve l’ellenismo e il libero spirito creativo greco, dobbiamo reagire congiuntamente.
Il mondo greco oggi è chiamato a rimanere unito.
Deve reagire contro coloro i quali vogliono ancora ridurre la potenza dello Spirito greco creativo, e rendere noi in schiavitù o sotto controllo.
È noto il detto: non metti la luce sotto un moggio, ma sulla candela in modo da illuminare tutti nella casa.
Oggi siamo chiamati a lavorare insieme sotto diversi aspetti:
Nel culturale ed economico e diventare una maggiore potenza al centro del Mediterraneo, e non solo nel Mediterraneo, ma le nostre comunità greche della diaspora nel mondo, sono invitati a riunirsi e lavorare insieme, sia in America, Australia, Europa e ovunque sia.
È significativo che, solo, in Argentina vivono oggi milioni di persone provenienti sia dalla Magna Grecia che dalla madre Grecia.
In tutta la terra si stima che vivono 55 milioni di persone risiedenti sia nella Magna Grecia – Due Sicilie, sia in Grecia o nella diaspora, in vari paesi.
Questa è l’unica base popolativa dell’ellenismo in questo momento. Ma ci sono altre misure e opinioni che generalmente supportano l’ellenismo a 120.000.000 oggi, e ciò è confermato da diverse misurazioni, oltre che dal controllo DNA in una percentuale sufficiente della popolazione. Senza dimenticare i vari discendenti di Alessandro Magno, così come i nostri discendenti in Tauride e nelle regioni slaviche, ma anche in Africa.
Un momento molto importante nella nostra storia greca comune e del nostro sangue comune fu durante la Rivoluzione Greca del 1821, iniziata a Morea, contro il giogo ottomano, allora verranno molti dei nostri Fratelli dalla Magna Grecia nel Peloponneso, per combattere e aiutare sulla Indipendenza della madre Grecia.
Il sogno si è avverato grazie anche al vostro aiuto, Fratelli nostri.
Il nuovo Stato Greco ha acquisito il governatore Conte Ioannis Kapodistrias, la sua famiglia era greca dalla Istria dell’odierna Slovenia, ha studiato medicina e diritto nella nota Università di Padova.
Divenne direttore del ospedale di Corfù, come suo padre, fu invitato in Russia e guarì lo Zar, lo Zar lo nominò Ministro degli Affari Esteri e poi ambasciatore in Svizzera.
È lui che ha creato il loro sistema amministrativo dei Cantoni e a Ginevra, la città vecchia, c’è la casa sua come Museo oggi. Successivamente invitato come Primo Governatore del nuovo Stato greco nel 1828, ma purtroppo dopo tre anni sarà ucciso dalle forze politiche dell’Occidente, per portare il re bavarese Ottone in Grecia e l’occupazione bavarese affligge la Grecia.
Ad oggi, non è emerso il colpevole dell’uccisione di quest’uomo raro, fuori dal tempio di San Spiridione a Nauplio.
Tre paesi hanno un giorno festivo per la sua memoria: Svizzera, Russia e Slovenia, e la Grecia non ha ancora oggi stabilito una giornata ufficiale del suo ricordo.
La Magna Grecia e la madre Grecia avevano una cultura comune e un legame spirituale per molti millenni. Infatti, i Pelasgi hanno vissuto in entrambe le zone fin dai tempi antichi. I Minoici fecero numerose colonie, soprattutto in Puglia e Sicilia. I Micenei hanno costruito molti piccoli villaggi come stazioni commerciali nel Mezzogiorno. Segue la colonizzazione del periodo arcaico e classico.
Ma principalmente nel periodo bizantino, e successivamente a causa del dominio ottomano, centinaia di migliaia di persone dalla madre Grecia cercarono rifugio nella Magna Grecia. Maggiormente In Sicilia e al Sud della penisola italica, in particolare si spostarono durante il periodo Iconoclasta e delle guerre con arabi e persiani.
È indicativo che in un solo episodio delle guerre furono inviati dalla Grecia alla Sicilia (30) migliaia di soldati, dove fu data a loro terra per la coltivazione, e così vi portarono e le loro famiglie. L’obiettivo era una forte difesa contro gli arabi.
Più tardi, quando gli ottomani conquistarono il Peloponneso, molti migliaia di greci troveranno rifugio in Sicilia e nel Sud della penisola italica, dove già prima si erano rifugiati migliaia di greci dai territori perduti dell’Impero Bizantino e dalla Libia e Tunisia.
Questi erano alcuni riferimenti sui nostri legami storici e fraterni dal passato. Oggi, potrebbe essere il momento giusto e nostro dovere riunire il mondo greco insieme della madre Grecia con la Magna Grecia.
Il futuro può tornare ad essere comune e nostro, saremo in grado di farlo se siamo determinati. Il futuro si può fare comune e creativo per la Magna Grecia – Due Sicilie e la madre Grecia.
L’Unione culturale e spirituale e la cooperazione economica deve diventare un obiettivo forte.
Siamo invitati per debito morale e per sacro dovere noi Greci della madre Grecia, insieme con i Greci della Magna Grecia e la nostra onnipresente diaspora, a lavorare per questi ideali e per i sacri scopi della cooperazione e gemellaggio, in modo che le nostre radici comuni possano fiorire in fragranza e portare di nuovo deliziosi frutti nel mondo moderno, che l’oscurità cominciò a regnare per essere perduta, dal barlume della nuova luce greca.
Vi saluto Fratelli con Apprezzamento e Rispetto,
Il Peloponnesio, quello dell’Acaia.
Accademico prof. DDDr. Habil. Alessio Panagopoulos
* Accademico prof. DDDr. Habil. Alessio Panagopoulos.
Il Peloponnesio dall’Acaia,
Il professor Alexios Panagopoulos è un membro a pieno titolo accademico dell’Accademia delle scienze di Mosca e di Belgrado. Dottore di Giurisprudenza/Scienze Politiche, Dottore in Scienze Religiose, Dottore in Bioetica, con Post Doc in Giurisprudenza, con Abilitazione in Giurisprudenza. Autore di molti libri e direttore dell’ Organizzazione del Diritto. Professore fpsp Università di Giurisprudenza Nikola
Tesla. Premiato per la sua storiografia dalla Società di Studi Achei.
Membro dell’Ordine dei Giornalisti Provinciali della Stampa. Membro ordinario della Società Scrittori letterari greci.